mercoledì 5 novembre 2014

SU BANCA E FONDAZIONE MPS Ci auguriamo che la grave crisi che sta attraversando la Banca Monte dei Paschi di Siena, messa in luce anche dai risultati dello stress test, possa essere superata attraverso l’impegno a trovare al più presto soluzioni che salvaguardino i lavoratori della Banca ed evitando ricadute occupazionali negative in una fase di drammatica recessione economica come quella che colpisce il Paese. Riteniamo altresì di dover ribadire che il patrimonio dei senesi, quello di cui le istituzioni hanno il dovere di prendersi cura con prudenza e diligenza, è quello gestito dalla Fondazione, la quale in nessun modo dovrà metterlo a repentaglio (non dobbiamo mai dimenticare che la sua missione statutaria qualificante è quella di promuovere lo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio della Provincia di Siena) e il cui compito è di diversificare gli investimenti in maniera da salvaguardare il patrimonio stesso, invece che concentrare tutte le sue risorse in un’ennesima partecipazione ad aumenti di capitale. A meno che non ci si voglia cimentare in un “rischiatutto”, o meglio in una sorta di “lascia o raddoppia”, che però dovrebbe vedere i cittadini senesi consapevoli dell’azzardo e pronunciarsi, più o meno direttamente, in favore del suo compimento, magari attraverso le assemblee degli organismi istituzionali. Riteniamo quindi fondamentale che la Fondazione chiarisca che non intende, in alcun modo, ripetere il tragico errore del passato, e cioè concentrare il portafoglio che amministra su mandato della comunità in un’unica direzione, e che dunque la decisione se partecipare o meno all’aumento di capitale tenga come punto fermo la possibilità di diversificare comunque gli investimenti evitando di esaurirli tutti, o comunque una parte di essi alla fine determinante, in tale operazione. Auspichiamo che anche i rappresentanti degli enti pubblici nella deputazione, pur nel profondo rispetto della loro autonomia di mandato che ovviamente non potrebbe essere messa in discussione nemmeno da pronunciamenti collettivi, richiedano a gran voce un tale chiarimento, a tutela degli interessi dei cittadini della Provincia di Siena di cui sono rappresentanti per tramite delle loro istituzioni.

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