domenica 20 ottobre 2013

Scrivi il tuo PD

Il coordinamento provinciale della mozione Civati, dopo aver deciso di partecipare al congresso territoriale senese con un proprio documento programmatico, senza presentare candidati per la segreteria provinciale ne sostenerne alcuno di quelli in campo, sposta di nuovo l'attenzione sui contenuti congressuali lanciando l'iniziativa “Scrivi il tuo PD”.

“Lo spostare il piano dell'attenzione da nomi e poltrone ai contenuti, sarà il filo rosso che terrà insieme tutte le nostre iniziative congressuali” - afferma Fabio Di Meo, coordinatore provinciale della mozione - “prima ancora che di una leadership abbiamo bisogno di un progetto radicale di ricostruzione del PD in Italia e a Siena, senza il quale nessuno sarà in grado di assumere una guida autorevole, perché il vuoto non si governa”.

L'iniziativa “Scrivi il tuo PD” coinvolgerà in forma aperta e assolutamente libera tutti coloro, a prescindere dagli schieramenti congressuali, ma a prescindere anche dalla volontà di partecipare o meno al congresso, che vorranno fornire un loro contributo di idee su tre temi:

  1. La vera partecipazione e il vero potere di decidere di iscritti ed elettori dentro il PD locale;
  2. Un nuovo progetto di Governo del territorio della provincia di Siena; 
  3. Gli errori da non commettere mai più;

Il tutto sotto la forma di un vero e proprio intervento, con successiva pubblicazione integrale su internet, facebook e/o strumenti cartacei dei testi inviati, insieme al nominativo del redattore e al suo luogo di residenza. Interventi che dovranno essere della lunghezza massima di 1500 caratteri, e che verranno sottoposti, insieme al documento programmatico, a tutto il partito senese, come contributo di partecipazione diretta di iscritti, elettori, simpatizzanti e anche potenziali elettori.

Un'iniziativa che vuole portare il pensiero di più persone possibili direttamente ai dirigenti del PD, senza mediazioni, in un momento nel quale troppe decisioni fondamentali sono state assunte senza tenere minimamente in conto il pensiero di quella che un tempo veniva definita “la base” del partito, e che oggi amiamo definire la comunità PD. “Scrivi il tuo PD” vuol essere insomma una grande “mobilitazione cognitiva” secondo la definizione data da Fabrizio Barca.

E' possibile inviare i propri interventi dalla pagina web "Scrivi il tuo PD", oppure inviando un'email a siena@civati.it, entro il 30 ottobre.

Manifesto "Il partito delle possibilità", il testo che anticipa la mozione di Pippo Civati

giovedì 22 agosto 2013

Elly Schlein, OccupyPD, “Il PD è la nostra casa. Al Congresso io sto con Civati” (Termometro politico, 20 agosto 2013)

Estratto dall'intervista ad Elly Schlein di OccupyPD

Civati non è il solo a chiedere un rinnovamento radicale del partito, e non è neppure l’esponente PD più in vista a caldeggiare le istanze di chi vuole un reset dell’attuale dirigenza. Quindi, perché Civati?

Per mille ragioni, senza nulla togliere ad altri interpreti del cambiamento. Perché Civati in questi ultimi anni ha dimostrato una coerenza che ormai è merce rara. Perché ha avuto il coraggio di fare le battaglie giuste, anche da solo, e di dire le cose come stavano anche quando ha significato inimicarsi la dirigenza del partito. Perché ha avuto la curiosità di interrogarsi a fondo sul fenomeno Grillo mentre gli altri l’hanno liquidato frettolosamente, col risultato che abbiamo visto a febbraio. Perché in questi anni ha girato tutto il territorio ed ha studiato, ha cercato di mettere in rete le intelligenze migliori sui vari settori, ha dedicato attenzione a tutti quei temi che per me dovrebbero essere al centro di un centrosinistra all'altezza del suo ruolo. E che invece abbiamo lasciato ad altri. E poi perché è in grado di parlare oltre i confini del PD, a tutti coloro che abbiamo perso per strada negli anni, che hanno smesso di votarci o di votare. E infine, perché solo Civati fa una cosa che mi sta particolarmente a cuore: propone l’inversione di quel modello deleterio dell’uomo solo al comando, che ha condannato il nostro Paese all'arretratezza. Propone una politica che torni ad essere partecipata, affollata, condivisa. Che solo così può produrre le soluzioni giuste per il Paese. “Mi chiedono chi c’è dietro di me,” ha detto lanciando la sua campagna a Reggio Emilia. “Nessuno. Ma vedo un sacco di gente davanti.” Questo è lo spirito giusto. Prima di guardare ai delusi di centrodestra, io voglio un segretario che sappia parlare ai delusi dal centrosinistra, che alle elezioni sono sempre di più.

L'intera intervista in http://www.democratici-digitali.com/content/elly-schlein-occupypd-il-pd-la-nostra-casa-al-congresso-io-sto-con-civati-termometro-politico-20-agosto-2013

domenica 30 giugno 2013

L'involuzione della società italiana

di Sandro Modio | La Lettura del Corriere della Sera | 30 giugno 2013
Il recente rapporto Censis, discusso in una tavola rotonda il 25 giugno (ne ha dato conto Roberto I. Zanini su «Avvenire»), confermerebbe una volta per tutte l'involuzione socio-culturale del nostro Paese. Ultimi per numero di laureati in Europa (con la Romania) e per fruizione di libri (nel 2012 il 54% di italiani sopra i 6 anni non ne ha letto nemmeno uno), siamo terzi nel consumo di videogame, per tacere del primato ludico-ludopatico.
Forse, tra le tante concause di questa deriva (molte delle quali globali), c'e anche il passaggio brutale dagli eccessi di un pedagogismo paternalista (la famosa «egemonia culturale» di sinistra) al lungo riflusso di un ventennio iper-populista («Con la cultura non si mangia»), sfociato nel «berlusconismo 2.0» del grillismo (il deputato dimissionario Zaccagnini dixit).
Ma interrogarsi in questa direzione, va da se, vuol dire esporsi all'accusa irridente di moralismo, ormai strumento automatico con cui il Verbo del «politicamente scorretto» liquida ogni intralcio nel mutuo specchiarsi tra establishment e massa, in ultimo, tra potere e consenso.